Lettera ai soci, docenti, allievi e diplomati: manifestazione 15 marzo 2025
Cari soci, cari docenti e allievi
il 15 Marzo si svolgerà la grande manifestazione “Una piazza per l’Europa” a Roma, nel pomeriggio.
L’idea è stata proposta dal giornalista e scrittore Michele Serra e ha trovato una inaspettata adesione di città e comuni, partiti, sindacati, associazioni, movimenti e tanti cittadini oltre ogni diversa appartenenza politica.
L’idea del promotore è stata quella di “una grande manifestazione di cittadini per l’Europa, la sua unità e la sua libertà”. La sua finalità, in un mondo che sta conoscendo fenomeni inquietanti di riorganizzazione dei poteri su base globale, è quella di rilanciare il progetto Europeo, a partire dal senso profondo di cittadinanza di cui ha bisogno per svilupparsi.
Non si tratta di schierarsi su singoli temi, siano essi le politiche economiche, quelle relative alla salvaguardia del clima, la difesa comune ecc.
Su di esse esistono sensibilità, idee e progetti diversi ai quali ciascuno di noi si ispira.
Si tratta, invece, di salvaguardare e rilanciare un modello sociale che ha rappresentato la migliore sintesi, nel mondo contemporaneo, tra la cultura dei diritti umani, la democrazia rappresentativa, le tutele sociali. Un modello che ha garantito, ad un continente devastato dalle guerre, 80 anni di crescita e di pace.
Non sono cose esterne e ininfluenti rispetto ai valori che il mondo psicoanalitico esprime.
Sappiamo che nei momenti di grandi trasformazioni i gruppi umani sono esposti al rischio di fronteggiare la crisi e i cambiamenti attraverso la seduzione di culture maniacali e paranoidi con cui gli individui, i gruppi, le organizzazioni cercano di fronteggiare le minacce al sentimento di sicurezza e la paura di uno sfaldamento dei confini. Ne vediamo ormai tutti i segni regressivi nel cuore dell’Occidente.
Abbiamo bisogno di mettere in campo un contributo culturale da proporre con umiltà, all’interno di pratiche sociali che abbiano l’intento di prevenire e contribuire a comprendere e affrontare le ragioni profonde che alimentano le paure e gli imprenditori politici che da esse ricevono un rendimento.
In questo può esprimersi la responsabilità sociale della Psicoanalisi di fronte a segni involutivi che riportano la vita tra le nazioni e i popoli all’interno di una logica amico-nemico che, pur caratterizzando la politica nella sua costituzione specifica, rischia di diventare pervasiva e essere generatrice di tante forme di guerra.
Ci rendiamo conto che per una Società scientifica frequentare la dimensione pubblica, quando siano in campo opzioni politiche, non è facile. Si può rischiare di oltrepassare lo scopo sociale che ne costituisce il fondamento. Un altro rischio è che possano esserci soci che non si riconoscono in posizioni specifiche su temi che incontrano, inevitabilmente, il dibattito politico e la logica degli schieramenti.
Per tenere insieme le ragioni di una nostra sensibilità rispetto al mondo sociale e politico, rispettosa delle molteplici scelte che i nostri soci, docenti e allievi su questi percorrono nella loro vita personale, abbiamo pensato che la Sipp possa esprimere la sua presenza in questo modo.
Il Comitato esecutivo, il 15 Marzo all’ora della manifestazione, autorizza i docenti e le classi di ogni anno e di ogni sede della nostra Scuola, laddove ci sia il consenso unanime in ciascuna di esse, di sospendere le lezioni e dedicare un momento di riflessione al contributo che il pensiero psicoanalitico può fornire sui temi di grande rilevanza sociale e politica.
Si tratta di un piccolo gesto simbolico che può servire a non farci sentire estranei alle cose grandi del mondo le cui onde arrivano fin dentro le nostre vite private.
Il Presidente
Il Comitato Esecutivo